Intervista: i cakra come percorso di conoscenza

DIALOGO CON MARILIA ALBANESE
a cura di Virginia Farina per il Centro Natura di Bologna

“Quando sentiamo parlare di cakra la prima cosa che probabilmente ci viene in mente è una particolare combinazione di forme e colori, e insieme tutta una rete di corrispondenze corporee, emotive ed energetiche che immaginiamo capaci di risvegliare in noi straordinari poteri. I cakra, infatti, sono da anni entrati nel nostro immaginario attraverso una visione spesso semplificata, che rimescolando riferimenti a volte lontanissimi, come potenze angeliche o sistemi astrali, ne fa luoghi da stimolare e risvegliare anche solo con un profumo, un cibo, un colore o qualche rapido esercizio.

Ma siamo certi che il sistema dei cakra si riduca a questa visione? Come praticanti è fondamentale non fermarci alla superficie delle cose, ma interrogarle insieme a chi le studia con serietà da una vita per poi guardarle più in profondità alla luce della nostra stessa esperienza. Solo così possiamo trasformare uno stereotipo in una comprensione vivente.

Abbiamo, per questo, deciso di fare una chiacchierata con Marilia Albanese, che ha dedicato al tema dei cakra importanti studi e pubblicazioni, e che insieme a Suzann Jonsson condurrà presso il Centro Natura il seminario pratico-teorico di hatha yoga dal titolo Cakra: un viaggio nel corpo simbolico e fisico, nel quale approfondirà l’aspetto simbolico dei cakra e la relazione con aspetti profondi della psiche.”

Leggi il testo dell’intervista sul sito del Centro Natura:

https://centronatura.it/benessere-naturale/i-cakra-come-percorso-di-conoscenza/

1° ottobre sui cakra

CAKRA: L’ASCESA AL SUPREMO

I cakra costituiscono uno dei costrutti simbolici più affascinanti e complessi del mondo dello yoga. Visualizzati come fiori di loto, si schiudono quando vengono attraversati dalla divina energia latente che lo yogin risveglia in sé con ardue tecniche. Attivati, espandono i poteri della coscienza, conducendo colui che è fermo nella disciplina all’incontro e all’unione con la Divinità suprema. Nel presentarne l’iconografia si seguirà il testo sanscrito Satcakra-nirupana, “La definizione dei sei cakra”, del bengalese Purnanada Giri del XVI sec., evidenziando come nel simbolismo dei cakra si possa leggere l’evoluzione del desiderio, da pulsione primaria ad aspirazione spirituale.


1 ottobre 2023
Auditorium biblioteca Vimercate
Convegno Annuale AIYB
IL CORPO SIMBOLICO

Ingresso libero con prenotazione. Scrivere a: info@aiyb.it

21 settembre alla Libreria Tempo Ritrovato

Giovedì 21 settembre 2023, alle ore 18.30 presso la Libreria Tempo Ritrovato in Corso Garibaldi 17 a Milano, Marilia Albanese e Stefano Vecchia (corrispondente in Asia con sede a Bangkok per «Avvenire» e diversi altri periodici italiani) presenteranno il romanzo Musica dei fantasmi della scrittrice cambogiana Vaddey Ratner.

Ingresso libero



Musica dei fantasmi
di Vaddey Ratner – ObarraO editore

Sinossi
Suteera ha tredici anni quando insieme alla zia fugge dalla Cambogia dei Khmer rossi. La notte prima di attraversare il confine con la Thailandia, viene svegliata da una strana vibrazione, simile alla debole nota di un liuto. «Qui fuori c’è solo la musica dei fantasmi» le spiega il giovane soldato che fa loro da guida.
Questa musica sarà il leitmotiv del romanzo di Vaddey Ratner, un’opera concepita come una sinfonia in tre movimenti.
Anni dopo, Suteera, che nel frattempo si è rifugiata negli Stati Uniti, torna in Cambogia per soddisfare le ultime volontà dell’amata zia e per incontrare il “Vecchio Musicista”, un misterioso uomo che sostiene di avere conosciuto suo padre in una prigione di sicurezza sotto Pol Pot e di averne custodito gli strumenti musicali tradizionali.
Un viaggio di ritorno alle proprie radici che riapre ferite di un passato i cui nodi non sono mai stati sciolti, ma allo stesso tempo anche un nuovo inizio, una riappacificazione con sé stessi e con gli spettri del conflitto fratricida che ha devastato il Paese. Musica dei fantasmi è una storia di sopravvissuti, un romanzo crudo e poetico sull’espiazione e il perdono e, soprattutto, sul potere riconciliante della memoria.

Vaddey Ratner
È nata in Cambogia nel 1970 in una famiglia imparentata con la casa reale. All’età di cinque anni, dopo la presa del potere dei khmer rossi, viene inviata insieme alla famiglia nei campi di lavoro. Dopo quattro anni lei e la madre riescono a fuggire in Thailandia. Durante gli ultimi mesi vissuti sotto i Khmer rossi smette di parlare: “Ho scelto di essere muta perché non potevo parlare di ciò di cui ero testimone”. Nel 1981, raggiunge gli USA stabilendosi prima in Missouri e poi in Minnesota. Si laurea alla Cornell University in Storia e Letteratura del Sudest asiatico. All’ombra del baniano, il suo primo libro pubblicato da O barra O nel 2021, è stato tradotto in venti lingue. Musica dei fantasmi, segnalato nella prestigiosa rubrica “Editor’s Choice” del «New York Times Book Review», è stato tra i candidati dell’Aspen Words Literary Prize 2018.