Quando danzano gli dei

Mercoledì 14 Dicembre 2022 ore 20.30
presso Studio Medico Boscovich
Via Settembrini 7
20124 Milano

QUANDO DANZANO GLI DEI
PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA DI MELINA MULAS E DEL LIBRO “ANJALI”
introduzione di Marilia Albanese
concerto di musica classica indiana
con Federico Sanesi – tabla,
Nicolò Melocchi – bansuri

POSTI LIMITATI. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
02.6693281 – 02.67075732
info@studiomedicoboscovich.com

Nuria Sala – foto Melina Mulas

Tre artiste di diversa provenienza – una fotografa Melina Mulas, una danzatrice Nuria Sala, una scrittrice Marilia Albanese – rivivono le vicende della Dea e le sue emozioni.

Dalla presentazione della mostra:

Lo Studio Medico Boscovich presenta, dal 24 novembre 2022 al 24 maggio 2023, due progetti fotografici dell’artista Melina Mulas, a cura della storica dell’India Caterina Corni: una rassegna di oltre cento fotografie esposte in mostra e un cofanetto con altrettanti scatti da consultare, per la prima volta entrambi presentati al pubblico, che vogliono rappresentare un duplice omaggio alla straordinarietà delle donne incontrate durante i suoi viaggi in India.

Il progetto Bharatanatyam si compone di centocinquanta scatti presentati in mostra che rappresentano le figure delle divinità interpretate da Nuria Sala Grau nella sequenza coreografica Varnam on Nava-Rasa, creata per lei da Mia Guruji Krishnaveni Lakshmanan, danzatrice e direttore artistico dell’Accademia Kalakshetra di Chennai. La coreografia è stata accompagnata dalla musica di Lalgudi Jayaraman e dalle composizioni ritmiche della musicista Kamala Rani, sullo sfondo di Lithica, una cava di tufo abbandonata sull’isola di Minorca che evoca perfettamente l’idea di un’India immaginaria e simbolica, diventata ora un luogo vivo e vissuto, meta di turismo e di iniziative culturali grazie all’intuizione e all’impegno dell’artista Letizia Sauleau.

Le fotografie dedicate alla Bharatanatyam inoltre sono raccolte in un libro con un testo critico di Marilia Albanese che, col suo prezioso contributo, ha partecipato alla realizzazione del progetto.

Lo Studio Boscovich che ospita i progetti rappresenta per questo il luogo ideale perchè frequentato da donne, mamme, pazienti di ogni tipo ed età, in una situazione di passaggio, di cura, di attenzione per il proprio corpo e per la propria salute.

Melina Mulas è nata e cresciuta in una famiglia di fotografi.
Impara il mestiere dalla madre Antonia Mulas e dal 1984 inizia la sua ricerca nell’ambito del ritratto, a cui si affiancano frequenti collaborazioni con il teatro e la moda, oltre alla curatela con l’Archivio Ugo Mulas delle principali esposizioni e pubblicazioni. Nel 2006 espone e pubblica “The Lamas of Tibet/Il Terzo Occhio”, una raccolta di ritratti dei principali Lama tibetani fotografati dal 1991e da diversi anni si dedica alla documentazione di alcuni aspetti della cultura del popolo tibetano in esilio in India. Attualmente è docente di fotografia per Naba – Nuova Accademia di Belle Arti e organizza laboratori didattici che coinvolgono gruppi di studenti in un percorso di lavoro collettivo, spesso legato al territorio. Nel 2012, in collaborazione con la cooperativa Minotauro, dà vita al progetto fotografico “In campo”, di cui è direttrice artistica. Melina Mulas vive e lavora a Milano.

Come le religioni considerano gli animali

Giovedì 15 settembre 2022 
Ore 18:00 
Biblioteca Chiesa Rossa
Via San Domenico Savio 3 – 20142, Milano

Per la rassegna “I giovedì del Puecher”: presentazione del libro curato da Isabella D’Isola, Religioni e animali, Claudiana Editrice, Torino 2020.

Interventi di Isabella D’Isola, Daniela Di Carlo, Marilia Albanese

Il libro:

Le posizioni teoriche, le conseguenze pratiche e gli esiti etici delle diverse concezioni religiose – dalle religioni del libro a quelle orientali – inerenti il rapporto tra gli animali umani, noi, e gli animali non umani, dall’antropocentrismo e dalla gerarchizzazione di una natura sostanzialmente da sfruttare a un’idea della natura come unico organismo vivente da rispettare.

A partire dalla tradizione ebraica, da quella cristiana – cattolica e protestante – e da quella islamica per poi passare a buddhismo e induismo, jainismo e sikhismo, confucianesimo e taoismo, il volume porta alla luce analogie e differenze negli approcci e nei modi con cui le diverse religioni del mondo hanno raccontato gli animali, lo “status” che hanno loro attribuito, il loro rapporto con gli esseri umani e le conseguenze pratiche ed etiche di tali posizioni.

Oltre a brevi antologizzazioni delle opere alla base delle riflessioni di alcuni autori dei saggi, completa il volume un’ampio bibliografia per ambito disciplinare.

Per informazioni e iscrizioni: c.bibliochiesarossa@comune.milano.it
https://milano.biblioteche.it/library/chiesarossa/

Il dio dalle frecce fiorite

Kama, l’Eros indiano, è divinità potente e irresistibile che soggioga uomini e Dei e costringe perfino gli asceti più rigorosi a venire meno ai voti di castità. Malgrado siano di fiori, le sue frecce colpiscono in profondità nella carne, infondendo un ardente desiderio che solo l’unione con l’amato o l’amata può placare. Innumerevoli le storie di passione – termine assai più calzante di “amore”, poiché di delirio dei sensi si tratta e non di sentimenti – che costellano la letteratura indiana e di esse ne dà un’ampia rassegna l’autore in questo delizioso volumetto, un vero e proprio cammeo che con garbo, arguzia e raffinata ironia cesella il tema della sessualità, centrale nel mondo indiano. La vastissima conoscenza della materia che Giuliano Boccali, uno dei più famosi indologi italiani, possiede e la grandissima maestria nel tradurre la poesia sanscrita che gli viene dall’essere lui stesso un esteta, gli permettono di presentare le situazioni più disparate, corredandole con versi evocatori e suggestivi. Sfilano principesse e cortigiane, sovrani e asceti, dei e demoni, tutti accomunati dal bruciante bisogno indotto dall’irriducibile Kama: giacere nelle braccia dell’amante. Ostacolo al distacco dal mondo e causa di continui affanni, la passione può tuttavia essere al contempo via suprema di conoscenza e strumento di unione con il Divino. Il rapporto fra l’anima e Dio è descritto dai mistici proprio con i termini della poesia erotica, in maniera fortemente carnale, con la consapevolezza che la pulsione più forte negli esseri umani è proprio quella sessuale e che invece di reprimerla, può essere sublimata nel rivolgerla al Signore supremo. Nella conclusione di quest’opera, che con sorridente leggerezza regala un mondo di conoscenze,  l’autore sintetizza in poche righe l’importanza della funzione di Kama: “il Maestro interiore che indirizza verso il trascendimento delle contraddizioni, verso l’evidenza dell’unità della vita”. Nell’imperscrutabile gioco dell’Essere, la vita è un susseguirsi continuo di unioni e separazioni,  finché la liberazione dai vincoli materiali non riconsegna in seno all’Uno, il “Brahman privo di qualità ed ineffabile”.

Giuliano Boccali
Il dio dalle frecce fiorite. Miti e leggende dell’amore in India
Bologna, editrice il Mulino, 2022
Pagine 264
EAN: 9788815295729 ISBN-10: 8815295720