Pace

Guerra.
Dove la si fa e dove se ne parla.
Tornano pensieri di sempre e, un po’ vergognandomi, mi chiedo: non è troppo facile indignarsi così ora?
La storia insegna: i cambiamenti avvengono col tempo, con piccoli e all’apparenza insignificanti gesti, pensieri, azioni, ripetuti con costanza negli anni. Ere geologiche, cambiamenti climatici, l’acqua che goccia dopo goccia erode la roccia, insegnano.
Ed è così per tutto, anche per l’animo umano.
Che purtroppo in secoli e secoli sembra non imparare mai.
Quante volte gesti, sguardi, parole, feriscono o uccidono l’altro? Ma soprattutto: quante troppe volte queste piccole violenze quotidiane passano inosservate o ancor peggio ignorate e minimizzate da tutti?
Normale che poi ogni tanto nasca un Putin di turno….
Non è in tempo di guerra che bisogna invocare la pace… perché non arriva così, in un attimo…
È in tempo di pace che bisogna condannare la guerra, la violenza quotidiana.
Dobbiamo essere noi tutti, ognuno nel proprio piccolo, come quelle gocce d’acqua sulla roccia.
E scegliere finalmente di essere non gocce che erodono la roccia ma che lasciano solchi nei cuori, gocce d’acqua che fanno sbocciare i fiori.


Laura Paccagnella